I venti

...non ci è dato di dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele...

ALISEO
Venti costanti della fascia tropicale, gli alisei sono stati importantissimi nella navigazione oceanica a vela, come prova il fatto che le circumnavigazioni del Globo venivano sempre effettuate andando verso ovest. Furono sfruttati anche da Cristoforo Colombo per i suoi viaggi verso le Indie, che portarono alla scoperta dell'America.
Nella moderna lingua inglese sono chiamati trade winds, cioè venti del commercio, tuttavia la parola deriva da tread, " sentiero". Gli alisei soffiano sempre secondo una direzione ben precisa, quasi a tracciare un sentiero nel mare che guidava le imbarcazioni a vela del tempo.

BORA
La Bora è un vento freddo discontinuo che si manifesta con forti raffiche, intervallate da un apparente calma. Il nome si ricollega al termine "boreale", cioè settentrionale, e a Borea, figura mitologica greca ma è legato anche al termine greco ὅρος, "monte", ad indicare la sua caratteristica di vento freddo.
La Bora più conosciuta è quella di Trieste, dove, a causa della sua frequenza, il tempo locale varia in modo repentino e caratteristico.


FAVONIO
Dal latino favōnius (da favēre, "far crescere"), nome con il quale i Romani chiamavano il vento di ponente,
è detto anche "mangianeve", perché fa fondere rapidamente la neve a causa dell'effetto congiunto dell'innalzamento termico e della bassa umidità. il Favonio (Föhn il suo nome tedesco) è un vento caldo e secco che può causare un aumento delle temperature anche di 30 °C in poche ore.

GRECALE
Il Grecale o Greco è un vento mediterraneo così denominato perché dall'isola di Zante, punto di riferimento della rosa dei venti, soffia da nord-est in corrispondenza della Grecia.
Durante l'inverno, il Grecale entra nel bacino centrale del Mediterraneo attraverso una delle porte dei Balcani come vento freddo e secco. Durante la stagione estiva si fa brezza di terra lungo le coste del Tirreno e brezza di mare sul litoraneo adriatico, contribuendo  ad innalzare sensibilmente le temperature.

LEVANTE
Il Levante deve il suo nome al punto cardinale da cui ha origine. E'chiamato anche Euro, vento che gli antichi confondevano con il Libeccio.
Il Levante è un vento generalmente debole che si origina nel centro del Mediterraneo al largo delle Isole Baleari e soffia verso Ovest per raggiungere la sua massima intensità attraverso lo Stretto di Gibilterra.
È un vento fresco e umido, portatore di nebbia e precipitazioni, che può provocare mare agitato e trombe marine. Il vento ricorre comunemente fra luglio e ottobre e d'inverno è spesso accompagnato da piogge forti.

LIBECCIO
Il Libeccio è un vento di Mezzogiorno o Ponente che spira da Sud Ovest, anche detto Africo o Garbino.
Il suo nome deriva da Libia, antico nome del continente africano: nell'isola di Zante, presa come punto di riferimento per la denominazione dei venti, il Libeccio spira infatti dalla Libia. I linguisti sostengono tuttavia che derivi dall'arabo lebeg.
Nell'Italia meridionale è conosciuto per il calore che porta con sé, causando notevoli aumenti della temperatura.
Durante la stagione estiva, il vento di libeccio soffia generalmente come brezza di mare lungo le coste occidentali della penisola italiana e come brezza di terra lungo quelle orientali.

MAESTRALE
Il Maestrale, o mistral,  viene così denominato perché, rispetto all'isola di Zante, punto di riferimento della Rosa dei venti, soffia verso Venezia, la via maestra dal porto di origine. Secondo una versione ugualmente accreditata, il nome deriva da magister mundi o da magister gentis, ovvero dal modo in cui i navigatori identificavano Roma che all'epoca rappresentava la città più importante (maestra) del mondo conosciuto.
Il vento può assumere le caratteristiche di vento freddo e umido, determinando un peggioramento delle condizioni del tempo ed una progressiva e netta diminuzione delle temperature. Nella stagione invernale può portare nevicate anche a quote molto basse e in pianura.

MELTEMI
Il Meltemi è un vento secco e fresco che soffia sul mar Egeo, particolarmente in estate.
Detto anche etesian, che in greco significa "annuale".
Secondo il mito il meltemi si è originato in seguito all'assassinio di Icario. Gli assassini si erano rifugiati nell'isola di Ceo, nella quale si sviluppò un'aspra canicola durante i giorni di Sirio, stella della costellazione del Cane Maggiore che raffigura Maira, il cane di Icario. Interpellato, l'oracolo di Apollo comunicò che per allontare l'eccessiva e devastante siccità dovevano essere puniti gli assassini di Icario. Una volta uccisi iniziò a soffiare il fresco Meltemi.

MONSONE
Il Monsone è un vento ciclico, caldo, tipico dell'Oceano Indiano, che durante l'estate boreale (maggio-ottobre) spira dalle montagne indiane al mare, causando un clima decisamente arido e la stagione delle piogge, e dal mare verso l'entroterra portando con sé aria satura di umidità e favorendo lo sviluppo di intense precipitazioni.

PONENTE
Il Ponente, anche detto Zefiro o Espero è un vento del Mar Mediterraneo che spira da Ovest. La denominazione è conferita dal punto cardinale dal quale soffia.
Il vento di ponente soffia generalmente come brezza marina durante la stagione estiva con un'azione alquanto mitigatrice sulla calura, pur tendendo ad elevare moderatamente i tassi di umidità per la provenienza dal mare.

SCIROCCO
Il nome scirocco ricorda l'arabo shulùq, "vento di mezzogiorno" ma anche Siria, la regione verso cui, prendendo come punto di riferimento tradizionale della rosa dei venti  l'Isola di Zante, spira il vento.
Lo scirocco secca l'aria ed alza la polvere sulle coste del Nordafrica, provoca tempeste sul mediterraneo e tempo freddo ed umido sull'Europa, soffiando per un tempo variabile da mezza giornata a molti giorni. Molte persone attribuiscono a questo vento effetti negativi sulla salute e sull'umore per via del caldo e della polvere portata dalle coste dell'Africa e della discesa della temperatura in Europa.

TRAMONTANA
La tramontana è un vento freddo proveniente da nord, particolarmente frequente in Liguria, soprattutto in inverno, dove spira con violenza, prevalentemente allo sbocco delle valli, causando repentini e considerevoli cali di temperatura.
Il nome, spesso erroneamente associato al tramonto, deriva dalla locuzione latina intra montes o trans montes (ovvero al di là dei monti) riferita al fatto che la tramontana spira dal cuore delle Alpi. Una diversa tradizione lo associa invece al paese di Tramonti, nella repubblica marinara di Amalfi: il nome si sarebbe diffuso con le bussole che gli amalfitani usarono per primi in occidente. Nelle bussole non erano riportati i punti cardinali ma i venti, da dove il nome ancora diffuso di rosa dei venti per la stella di puntamento al centro del quadrante. Secondo altri, infine, considerando il punto di riferimento tradizionale della Rosa dei venti, cioè l'isola di Zante, nel Mar Ionio, il termine "tramontana" indica i monti dell'Albania e del nord della Grecia posti nella direzione dalla quale spira il vento.